domenica 29 agosto 2010

ROVIGO, la provincia da punire...


Un’anomalia, ecco come siamo visti noi dal resto del Veneto. L’unica provicnia amministrata dal centrosinistra e con capoluogo anch’esso in mano ai sinistroidi. Insomma diamo fastidio…
Ed è a questo punto che nasce la strategia del centrodestra veneto,; quella di punire i barbari rodigini…
Come mettere in piedi tale strategia? Ovvio, basta dirottare nella nostra provincia tutte le infrastrutture, se così si possono chiamare, che dalle altre parti creerebbero un grosso malcontento…
“Tanto li non abbiamo voti da perdere” pensano gli amministratori leghisti e del PdL, “quelli son rossi” dicono.
E così, periodicamente, con cadenza sempre più frequente, giungono progetti volti a deturpare la vivibilità della nostra provincia…
Vuoi le discariche di Pincara e Canda, vuoi il rigassificatore di Poro Levante, la centrale a carbone di Polesine Camerini e i progetti di trivellazione del territorio per un futuro progetto di estrazione metano….e chissefrega poi se il polesine subirà la terza alluvione della sua storia…
Ultima in ordine di data arriva poi la genialata: il CIE (centro di idenificazione ed espulsione di immigrati) nella ex base militare di Zelo…
Progetto che originariamente doveva sorgere a Verona, ma che Tosi e Zaia han guardato bene di affibiare a Rovigo….Ottimo…
Infondo Rovigo è la provincia con meno immigrazione delle altre, quindi logico e astuto pensare di farlo qui il CIE.
I CIE altro non sono ch dei campi di concentramento in cui gli immigrati vengono stoccati come fossero merce in attesa che la spada di Damocle decida sul loro futuro…Capita sempre più spesso infatti che in questi centri, viste le penose condizioni di vita condannate anche dalla Chiesa, sorgano delle rivolte e i “detenuti” evadano in piccoli gruppi.
Rovigo non è come Verona o Treviso, noi non siamo razzisti, gli immigrati hanno un buon tasso di inserimento nella società civile, perché Zaia e Tosi dovrebbero rompere un buon equilibrio creatosi grazie alla tradizionale ospitalità polesana?
Invece di affibiarci il loro CIE, dovrebbero imparare da noi le regole di civile convivenza, invece il razzismo padano dei vari Gentilini e Tosi ha fatto si che dalle loro parti gli immigrati subiscano sempre più atteggiamenti razziali.
Diciamo quindi un forte e convinto NO al CIE di Zelo, e diciamo alla gente che è ora di svegliarsi: i neo paladini-della-politica come Contiero-Corazzari-Gibin ecc sono solo degli equilibristi politici,; voglio vederli ora a difendere il progetto di Zelo…voluto dal loro ministro dell’interno in accordo con il presidente leghista del Veneto Zaia…proprio loro che usavano il motto “paroni a casa nostra”…mi sa che a casa nostra il padrone sia Zaia…altrochè Roma ladrona…
Non è forse meglio il motto della Federazione della Sinistra?
ITALIANI, VENETI, POLESANI, NON DI CERTO SERVI PADANI…!