mercoledì 22 settembre 2010

ZAIA annuncia nuovi tagli agli ospedali - Ma intanto crescono i trasferimenti ai privati

Ci risiamo. Si è insediata da poco, eppure la Giunta Zaia sta già iniziando a pieno ritmo a far danni. O meglio, continua il lavoro fatto fin qui dalla Giunta Galan. È di oggi l’annuncio del nuovo piano sanitario sociosanitario che la Regione sta predisponendo. Il succo è semplice: meno ricoveri e meno posti letto! Come se finora se ne fossero tagliati pochi! Ne sanno qualcosa gli ospedali di Adria, Rovigo e, ancor più di Trecenta. Chi invece, di tagli ne ha visti pochi o nessuno, sono le solite strutture private, ma su questo tornerò poi.

Ecco i numeri del nuovo piano: portare i posti letto da 4,5 per mille abitanti a 3,8 (-15,6%) e i ricoveri da 160 per mille abitanti a 130/140 (circa il 20% in meno). Non solo, ma siccome si anticipa che i tagli saranno meno pesanti per le eccellenze di Verona (patria di Tosi e di tanti imprenditori privati della sanità) e per Padova, i tagli graveranno principalmente sulle province periferiche, tra cui il solito Polesine (che peraltro ha una popolazione mediamente più anziana). Per cui, cari concittadini, vedete di ammalarvi di meno o, se proprio volete ammalarvi, fatevi curare privatamente!

Il motivo è semplice: la spesa sanitaria in Veneto aumenta del 4% circa ogni anno, mentre i trasferimenti statali solo del 2%. Ben lungi dal criticare i colleghi che stanno a Roma ladrona, Zaia dichiara che “i tagli si faranno”. Altro che “paroni a casa nostra”!

Ma i “paroni” in Veneto ci sono eccome! Sono i signorotti della sanità privata. Per loro la crisi non è mai arrivata e ho l’impressione che anche questa nuova ondata di tagli lascerà inalterati i bilanci di certe strutture private. Perché se la spesa sanitaria in Veneto aumenta vertiginosamente, non è mica perché aumentino i servizi nelle strutture pubbliche, anzi, sappiamo tutti come sono messe. Invece balza agli occhi l’aumento vertiginoso e continuo delle spese per i privati negli ultimi 10 anni, più che quadruplicate! Pochi giorni fa una statistica mostrava come la nostra provincia sia quella con il maggior aumento di imprese private in campo sanitario: +16.2% in un anno. Tante grazie, con entrate certe e in continuo aumento, lo farei anch’io l’imprenditore della sanità!

Se questo non bastasse, solo nell’ultimo anno sono uscite nuove questioni che avrebbero dovuto suscitare un vero e proprio moto di sdegno nell’opinione pubblica:

- nella sua relazione sull’ULSS 18, il direttore generale Marcolongo dichiara che si potrebbero risparmiare 14 milioni di euro l’anno di trasferimenti ai privati facendo svolgere le stesse prestazioni alle strutture pubbliche esistenti;

- la Corte dei Conti dispone il sequestro di una parte della Casa di Cura privata di S. Maria Maddalena, indagata per truffa ai danni della Regione per 3 milioni di euro;

- l’Agenzia delle Entrate scopre un’evasione fiscale di circa 700.000 euro da parte di uno dei più importanti imprenditori sanitari della nostra provincia attraverso un giro di fatture false.

Non è che, anziché tagliare i posti letto e i ricoveri si dovrebbe vedere di ridurre gli sprechi in questo settore?

E non è che questo non avviene perché le campagne elettorali costano e certi “sponsor” aiutano a pagarle?

Ecco alcuni dubbi su cui potremmo tutti riflettere per aiutarci a far passare i mesi in attesa di una visita o di un ricovero.