giovedì 28 luglio 2011

Buon carbone a tutti....


Grazie mille ai compagni che ha saputo realizzare tutto questo....non mollate...non molliamo....

martedì 26 luglio 2011

Il Veneto cambia la legge in favore di Enel...l'epilogo più triste

26 Luglio 2011….una data che passerà alla storia…..una data che segna il cedere della politica nei confronti di un colosso energetico come Enel…

Il consiglio regionale con 4 voti contrari, 9 astenuti e 35 favorevoli ha modificato la legge istitutiva del Parco del Delta, voluta dalla regione stessa e che vietava l’insediamento di centrali a carbone nel territorio del Parco…

Ha vinto la macchina del fango….ha vinto l’Enel che ha messo in campo tutte le proprie disponibilità per portare pressioni alla politica rodigina e veneta…

E così abbiam visto lavoratori con tanto di famiglie appresso sfilare nelle calli veneziane grazie alla macchina organizzativa di Enel che in questi mesi ha fatto si che i lavoratori raccogliessero le firme nei mercati, nelle fiere; andassero a Roma con tanto di prenotazione alberghiera e senza trattenute dalla busta paga per lo sciopero…

Abbiam visto lavoratori manifestare con bandiere Enel anziché con bandiere sindacali…

Abbiam visto che 11mila firme pro carbone raccolte da gente stipendiata per girare a raccogliere adesioni sono più importanti e creano più scalpore delle oltre 20mila firme raccolte da Greenpeace…

Abbiam visto denigrare chi si è sempre fermamente dichiarato contrario ad una scelta come il carbone, inquinante e nociva per turismo, pesca, agricoltura e per la salute di tutti noi…

Abbiam visto additare queste persone ed i partiti politici che rappresentano come mostri contrarial lavoro per il solo fatto di avere rifiutato un vero e proprio ricatto…

Abbiam visto denigrare chi, dati alla mano, spiegava che il metano è di minor impatto ambientale e salverebbe lo stesso i posti di lavoro del cantiere Enel…

Abbiam visto una guerra sindacale tra CGIL CISL e UIL su chi si dichiarava maggiormente favorevole e supina all’Enel rincorrendo i lavoratori di Polesine Camerini, fingendo di non accorgersi che questi ormai, presi in giro a destra e manca dai signori delle promesse, si sentono rappresentati solo dal loro stesso padrone: Enel…

Abbiam visto il trionfo del ricatto di una società energetica a partecipazione statale che minaccia di chiudere e lasciare a casa tutti se lo Stato (che ne detiene oltre il 30%) non si inchina al suo volere.

Abbiam visto politici in conflitto d'interesse in quanto dipendenti Enel prendere parte e influenzare indisturbati molte votazioni riguardanti la riconversione

Abbiamo visto il trionfo della politica delle chiacchiere, di quei partiti che per una manciata di voti non han perso occasione di illudere i lavoratori facendo credere loro che ora l’Enel si impegnerà a partire con l’impianto di Porto Tolle facendo finta di dimenticarsi che c’è una Legge Europea che si scontra col carbone nel Delta e che quindi tra poco tutto si fermerà..Li aspettiamo tra un anno questi signori….toccherà loro spiegare ai lavoratori che credono nel loro posto di lavoro che in realtà queste erano solo promesse impossibili da mantenere…

Abbiam visto politici cambiare casacca come il consigliere regionale Coppola che anni fa criticava il sindaco di Porto Tolle dichiarando “Finotti farebbe bruciare i bambini pur di far funzionare Polesine Camerini”, ora dichiararsi magicamente favorevole salvo lavarsene infine le mani risultando assente il giorno della votazione in regione..

Abbiam visto amministrazioni comunali, come quella di Taglio di Po, esprimere parere favorevole alla riconversione anche se il consiglio comunale si era espresso contro…

Abbiam visto il presidente del Parco del Delta esprimersi a favore del carbone senza averne mandato dato che il comitato esecutivo anni prima si era ufficialmente espresso contrario con voto favorevole di colui che oggi ne è presidente…

Ed oggi in regione si è visto l’epilogo di tutta questa sporca faccenda….

Si son visti lottare con coraggio ed argomentazioni documentate i Consiglieri della Federazione della Sinistra e dell’Italia dei Valori che emendamento su emendamento han cercato di far ragionare il consiglio regionale…

Si è vista tutta l’incoerenza di un Partito Democratico che dichiara l’astensione, non riuscendo a decidere se essere favorevole o contrario al carbone, lavandosene le mani…ma abbiam visto anche un consigliere rodigino del PD come Graziano Azzalin prendere le distanze dal proprio gruppo e votare a favore…

Si son visti un PdL e una Lega Nord uniti come mai era successo nel perorare la causa di Enel Spa e modificare una legge approvata anni addietro da una stessa maggioranza di centrodestra solo per fare un favore ad Enel…

Abbiam visto tanti, troppi Ponzio Pilato: il Pd astenuto, ma soprattutto due consiglieri regionali rodigini del PDL (Coppola e Mainardi) assenti nel momento di una votazione tanto importante…

Insomma oggi, 26 luglio 2011, la storia del Veneto ricorderà la fine dell’indipendenza della politica ed una delle votazioni più indecorose della storia del Consiglio Regionale Veneto…

sabato 2 luglio 2011

Un PARCO di Carbone

Ancora una volta l’Ente Parco è stato ridicolizzato.
Gennari, presidente del Parco nonché sindaco di Porto Viro, in consiglio regionale ha espresso parere favorevole alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle “per far si che l’ente decolli”….
E’ assurdo che il presidente si esprima favorevolmente alla modifica della legge che ha creato l’Ente che egli stesso presiede per favorire il carbone dell’Enel.
Quando è stato creato l’art.30 di sicuro il richiamo al metano è stato fatto per salvaguardare la salute dei cittadini residenti del territorio del Parco, non per fare un dispetto ad Enel che in quel periodo non pensava minimamente al carbone. Ora invece bisogna strisciare tutti ai piedi del colosso energetico e fare una Legge ad Aziendam
Sentire oggi che il soldato Gennari, mosso sapientemente dalle mani di qualcuno che è al di sopra di lui sia andato a ridicolizzare il Parco fa venire la pelle d’oca.
Se veramente è a favore del carbone (posizione legittima e che rispetto) abbia un sussulto di dignità e lasci la guida del Parco perché è sconvolgente sentirlo parlare in questi termini.
Quello che poi lascia maggiormente perplessi è il fatto che non si sia nemmeno degnato di convocare un consiglio dell’Ente, unico luogo da cui a mio avviso sarebbe dovuto uscire il parere da esprimere a Venezia. Crede Gennari che una sua espressione per la modifica della Legge che ha istituito il Parco stesso e che ne cambierebbe quindi lo Statuto possa avvenire solo informando il Comitato Esecutivo? Una questione come questa, fondamentale per l’esistenza dell’Ente, andava presa attraverso un Consiglio.
Quindi Gennari a nome di chi ha parlato?
Fantastico poi il suo passaggio in veste di sindaco di Porto Viro: “fate pure il carbone basta che le bettoline non passino per porto Viro ma per Porto Tolle”. Un autentico Ponzio Pilato, attento a salvare la sua faccia di Sindaco ma inutile menefreghista per quanto riguarda la sorte del Parco del Delta.

Luca Zaia a Uomini e Donne

Se fossimo a Uomini eDonne, il programma di Maria de Filippi, siamo certi che a Zaia verrebbe benissimo la parte del Tronista, ossia colui che seduto su di un trono deve tenere a bada uno sciame di affamate corteggiatrici.
Nella vicenda della Legge Regionale sul Parco infatti Zaia non ha mancato di erigersi nel ruolo di paladino del Veneto, promettendo a tutti i corteggiatori (PDL-Lega-Comitato Lavoratori-Sindacati) di discutere in Consiglio Regionale la modifica dell’articolo 30…
Promessa che prontamente non è riuscito a mantenere perché evidentemente in Regione si deve discutere anche di materie altrettanto importanti come gli oltre 60 punti calendarizzati da tempo; come peraltro annunciato persino dai commissari del PD che avevano abbandonato l’aula assieme a FdS e Idv….Insomma una manifestazione dell’impotenza del governatore che promette a destra e manca quello che in realtà non può fare…Il povero Zaia vuole dimostrare ai suoi si poter compiere quello che Galan non ha saputo o voluto fare…..
Tutto questo accade proprio nei giorni in cui il prode Leghista Gibin, si dichiara orgoglioso del Suo presidente e attacca la posizione della provincia che a suo dire è troppo sbilanciata verso il mondo della pesca e del turismo che temono i frutti della conversione a carbone…
Basta attendere i fatti e si capisce chi sono in realtà i furbacchioni che fanno proclami vuoti per cercare di galleggiare e tenere a bada i propri elettori ai quali evidentemente era stata fatta qualche promessa di troppo…