sabato 16 marzo 2013

CHIAMATI I CARABINIERI AL CONGRESSO DELLA CISL! da non credere...



Sono arrivati persino i carabinieri al Congresso della Cisl di Abano Terme. Doveva avvenire la famosa fusione, tra la Cisl di Rovigo e quella di Padova.
Ma qualcosa non è andato, il sogno della segretaria di Rovigo Cittadin si è infranto… tutti a casa, niente votazione e niente ascesa al trono della Valeriona Nazionale. 
La posizione ufficiale è quella che nelle liste dei candidati non siano stati presi in considerazione i nomi polesani, ma la realtà è bene diversa.
Pare infatti che la Cittadin avesse chiesto in cambio della fusione, di ottenere sì la segretria unica, ma ovviamente che la nomina andasse a lei. E fin qui niente di strano. Pare poi da indiscrezioni che la Cittadin avesse chiesto anche il potere spirituale, la nomina di Patriarca di Venezia in modo da avere la strada spianata verso il prossimo papato. Da trattative dovevano poi finire nelle casse della Cisl rovigo-padovana anche il regno delle due sicilie, il Madagascar, la compagnia delle opere ed un continente a sua scelta.
Questi punti fermi da parte della Cisl polesana non sono piaciuti al segretario di Padova che ha deciso di eliminare i nomi dei candidati polesani dalle liste. “Va bene tutto, ma il Madagascar no, avevamo proposto l’isola di White ma la Cittadin si è impuntata sul Madagascar, non si può, è troppo lontano”.
Ora la palla è in mano a Roma, i probiviri del sindacato devono chiudere il cerchio. O la Cittadin accetta di essere in corsa grazie al patriarcato di Venezia a divenire la prima papessa o dovrà rimanere fuori dal Sindacato.
Tutto questo fa riflettere, l’anno scorso infatti, in piena tempesta dovuta alla proposta di legge per cancellare la provincia di Rovigo, la Cittadin si stracciava le vesti su ogni giornale, sulle TV, nelle piazze, minacciava di darsi fuoco di fronti alla prefettura pur di far sapere che la Cisl era favorevole all’abolizione della provincia di Rovigo, e che dalla fusione con Padova ci sarebbe stato solo che da guadagnare!
E per fortuna Valeria, non riuscite nemmeno a mettere d’accordo il vostro sindacato di rovigo con quello di padova (che non è nemmeno il sindacato più grande d’Italia a differenza della CGIL)….pensare che ne sarebbe stato della fusione di due intere province.
Cara Valeriona, noi siamo con te, è giusto che il polesine sia rappresentato….ma ora ti becchi un te l’avevamo detto…e accetta anche un insegnamento, la prossima volta prima di parlare conta fino a 100, e poi ricomincia a contare….

venerdì 15 marzo 2013

Grazie alla Federazione della Sinistra, in arrivo dalla Regione 2 milioni di euro per i pescatori del Delta


Approvato un emendamento dei comunisti alla finanziaria regionale che stanzia 2 mln a favore dei pescatori di molluschi

Non si tratta di promesse elettorali, n'è di pubblicità. In tempi non dubbi (dopo le votazioni) arriva zitto zitto un emendamento della FdS che obbliga la regione a stanziare nel 2013 2 milioni di euro per sostegno al reddito dei nostri pescatori. Quindi niente promesse, siamo passati direttamente ai fatti, e la Nostra proposta è finalmente legge!
Dopo anni in cui Rifondazione Comunista e la Federazione della Sinistra chiedono alla Regione un intervento a sostegno del reddito della mitilicoltura del Delta, finalmente un primo significativo e concreto risultato: 
oggi il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato l'emendamento alla finanziaria presentato dal gruppo della Federazione della Sinistra Veneta per lo stanziamento di un fondo di 2 milioni di euro a favore dell'integrazione al reddito dei pescatori di mitili del Delta del Po e di Chioggia. Un intervento fortemente voluto e proposto proprio dalla federazione polesana di Rifondazione Comunista - FdS. Forse proprio la pesantezza della crisi ha spinto una parte della maggioranza di centrodestra a uno scatto di "empatia" verso un settore che rischia il tracollo e che, nel solo Polesine, interessa oltre
2000 pescatori, il cui reddito è sempre più falcidiato da crisi del settore, mancata manutenzione delle lacune, morie e crisi ecologiche.
Adesso chiediamo alla Giunta Regionale di approvare quanto prima un regolamento attuativo per l'utilizzo di questo fondo, in modo da dare una preziosa boccata d'ossigeno a migliaia di famiglie polesane.