venerdì 28 maggio 2010

Resoconto dal Consiglio dell'Ente Parco

Lunedì 17 maggio si è riunito, nella sede di Ariano Polesine, il Consiglio del Parco appositamente per affrontare i 3 ordini del giorno presentati a inizio febbraio da Angelo Motta rappresentante della Provincia in Consiglio oltre che esponente della Federazione della Sinistra.

Dopo una breve discussione atta a distribuire tra i membri del Conisglio, le deleghe su temi specifici (rapporti Ente Parco-scuole, Ente Parco e Regione, caccia, pesca, ecc.) si è passato all'analisi dei 3 o.d.g..
Il primo riguardava la problematica situazione delle spiagge di Porto Tolle, che come quelle di Rosolina sono soggette annualmente all'erosione da parte del mare. Suggeriva di istituire una commissione permanente per analizzare e far fronte al problema. I rappresentanti del comune di Porto Tolle e della Regione si sono opposti argomentando come il problema in questi ultimi mesi sia stato superato grazie al finanziamento di 800.000 euro da parte della Regione (500.000 per Spiaggia delle conchiglie, 100.000 per Boccasette e Barricata, 100.000 per la ricostruzione delle dune e altri 100.000 per la difesa idraulica in inverno). Nonostante ciò come ha ricordato anche il sindaco di Rosolina, si sente sempre più la mancanza di un intervento organico e durevole per tutto il litorale da Rosolina a Porto Tolle. L'o.d.g. è stato dunque ritirato, ma il Consiglio ha preso l'impegno di riprendere ed affrontare l'argomento nel comitato della settimana successiva.
Subito dopo è stata la volta dell'o.d.g. mirante a dichiarare il Territorio del Parco denuclearizzato. Sul tema si sono pronunciati quasi tutti i consiglieri. Il rappresentante del comune di Adria, D'Angelo, si è dichiarato contrario al nucleare, mentre alcuni che hanno reputato meno impattante il nucleare del carbone arrivando ad affermare che l'art. 30 della legge del Parco non vieta, secondo loro, l'utilizzo del nucleare. La quasi totalità ha quindi optato per l'astensione accampando alcuni argomenti che tuttavia sembravano più delle scuse per non prendere la decisione: dal fatto di non avere una competenza tecnica adeguata per decidere, alla complessità del tema per cui è necessaria una consultazione con i cittadini. Il propositore dell'o.d.g. Angelo Motta ha quindi ribattutto affermando che il Consiglio del Parco si è più volte pronunciato contro l'utilizzo del carbone, perchè non farlo anche con il nucleare? Ha continuato spiegando che se per ogni decisione si dovesse passare per i consigli degli enti locali facenti parti del Territorio del Parco, l'attività del Consiglio verrebbe paralizzata, e in ogni caso nei quasi quattro mesi dal deposito dell'o.d.g. vi era tutto il tempo per affrontare la questione all'interno dei singoli comuni. Dopo alcuni concitati momenti nei quali alcuni rappresentanti dei comuni tra cui Loreo e Porto Tolle, sono usciti dalla sala per far mancare il numero legale in vista del voto, si è andati avanti nella discussione, e si è deciso di rinviare la votazione al prossimo Consiglio.
Angelo Motta ha quindi illustrato il terzo ed ultimo o.d.g. contenente la proposta che l'Ente Parco si dichiari contrario alle coltivazioni di OGM sia a livello nazionale che sul territorio del parco. Per il rappresentante dela Regione le colture ogm possono convivere con quelle tradizionali, mentre fortemente contrario agli organismi geneticamente modificati si è detto il rappresentante del comune di Taglio di Po che li reputa dannosi in quanto, in base ad alcuni studi, possono causare mutazioni genetiche e per il fatto che sono in grado di contaminare le coltivazioni tradizionali circostanti. Il rappresentante del comune di Loreo ha risposto che gli ogm non causano alcun danno. Quindi si è aperto un dibattito che ha visto tutti i consiglieri pronunciarsi a favore dei prodotti locali e della loro valorizzazione con il marchio IGP. Mengoli, sindaco di Rosolina, ha spiegato come sia contrario all'imposizione di divieti, gli ogm devono essere sconfitti secondo lui grazie alla promozione di una cultura libera da ogm grazie anche all'introduzione di un marchio del Parco.
Chillemi si è distinto in primis nel mettere in guardia da alcuni rischi che possono derivare sia dall'inserimento di specie non autoctone nel nostro habitat, che dal facile riconoscimento dei marchi che devono al contrario essere sottoposti a disciplina e controlli costanti. Ha affermato infine che il nostro patrimonio di tipicità rappresenta un vantaggio competitivo. Si è detto però dubbioso che l'Ente Parco abbia il potere di imporre divieti all'interno dei Territori del Parco.
Il Consiglio alla fine ha deciso di affrontare il tema delle colture e quindi anche degli OGM in una Conferenza apposita, e Mengoli ha offerto il Centro Congressi di Rosolina.
Da osservatore posso dire che sono rimasto molto deluso dalla qualità e dal contenuto del dibattito. Pochi sono stati gli interventi volti a tutelare realmente il benessere del Parco e di chi ci vive. I rappresentanti dei comuni hanno fatto di tutto per cercare di non adottare alcuna posizione chiara anche su temi forti ed importanti per il Parco del Delta come nucleare ed OGM. Questa sorta di immobilismo politico ha sempre penalizzato il nostro territorio e finirà per portarci via gran parte della grande ricchezza collettiva che possiamo vantare, il nostro bellissimo e generoso ambiente naturale. Mi permetto di dire che i decisori politici assumono un ruolo, ovvero quello di prendere le decisioni: giuste o sbagliate che siano. Nel Consiglio ho potuto saggiare invece la volontà di evitare le responsabilità da parte della quasi totalità dei partecipanti. Infine sulla questione delle spiagge posso dire che la frettolosità con cui i rappresentanti di Regione e del comune di Porto Tolle hanno cercato di archiviare la questione mi è parsa un po' sospetta. Non vorrei che i soldi di noi contribuenti che la Regione deve erogare quasi ogni anno per la predisposizione di interventi di rimpascimento delle spiagge finiscano nelle tasce di qualche impresa di "fiducia" e si eviti per questo di cercare di risolvere definitivamente il problema. La proposta di una Commissione che tenesse d'occhio la situazione era ciò che serviva. Vorrei poi dire due parole sull'ottimo operato del nostro compagno Angelo, che ha presentato tre o.d.g. importanti, e si è battuto con coraggio nel Consiglio, smascherando così le ipocrisie e gli affarismi di molti amministratori locali che poco hanno a cuore il nostro territorio.

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