sabato 25 febbraio 2012

Vicepresidenza del Parco: ora basta, giù la maschera, questa è la verità


Pubblichiamo la doverosa replica del nostro Compagno Angelo Motta, messo sotto accusa dal sindaco di Porto Tolle per avere raccontato la verità sulla vicepresidenza del Parco....

A volte la verità fa male, è dura, e rende palesi tutte le contraddizioni della politica dei palazzi...Ma gli attacchi che subiamo per dire sempre la verità non ci fermeranno mai...
W la politica della coerenza, W la politica della gente comune, W i comunisti...!!!!



Dopo l’ultimo articolo apparso sulla stampa a firma del sindaco di Porto Tolle Silvano Finotti si è proprio toccato il fondo: che un primo cittadino, per fare da balia ad una sua consigliera che non è in grado di difendersi da sola, arrivasse a negare pubblicamente di aver detto delle cose in presenza di 8 testimoni è di una gravità inaudita.
Già un anno fa avrei potuto approfittare di quel che ho udito con le mie orecchie per mettere in difficoltà la maggioranza portotollese ma decisi di non farlo perché infondo quel che sentii riguardava il Parco, e perciò scelsi di non anteporre la politica locale del mio comune (dove sono in minoranza) al ruolo che invece ricopro nell’Ente. 
Ma che ora mi si faccia passare per bugiardo solo per salvare gli scarsi equilibri della giunta Finotti non mi va giù assolutamente; perché a 26 anni sono ancora libero di non cedere ai giochetti della politica di palazzo e non mi faccio certo insegnare come si fa politica da Finotti.
Ribadisco che il sindaco, nella riunione di minoranza tenutasi all’Ente Parco, ha manifestato la contrarietà del comune di Porto Tolle al dare la vicepresidenza alla Sacchetto.

Era proprio questo di cui si stava discutendo nell’ufficio del dott. Pozzato rimasto vuoto quando questo si è spostato in sala consigliare. Contiero era appena venuto a proporci di votare la consigliera leghista, e il centrosinistra a porte chiuse discuteva sul da farsi. Tutti erano contrari e a precisa domanda della Bovolenta, Finotti rispose che il suo comune non era favorevole all’elezione della Sacchetto e garantiva lui che i suoi due consiglieri (Fecchio e Mantovani) avrebbero abbandonato l’aula come protesta.
Se si mette in dubbio la veridicità di questi fatti, a questo punto non stiamo più parlando di politica, ma di dignità personale. La mia non è a disposizione di nessuno, non intendo lasciare il men che minimo dubbio che le cose siano andate come dice Finotti. (foto a lato)

Lo “smemorato di Collegno” ha espresso la sua contrarietà di fronte a (in ordine rigorosamente alfabetico):
- Bovolenta Marina, sindaco di Corbola;
- Crivellari Diego, segretario del PD
- Giovannini Maria Luisa, assessore di Papozze
- Guolo Diego, sindaco di Papozze;
- Mantovani Marinella, assessore provinciale;
- Mantovani Silvana, assessore socialista di Porto Tolle
- Pezzolato Attilio, segretario socialisti porto tolle
- Spinello Gino Sandro
Quindi le ripeto caro Sindaco, stavolta non mollo…Mi sono autocensurato un anno fa, ma ora che l’ha tirata in ballo Lei la verità deve uscire…
In fondo, se le cose fossero andate come dice Lei, l’assessore Silvana Mantovani allora avrebbe agito contro il volere del suo sindaco abbandonando l’aula…Perché una cosa è certa caro Finotti: se decide di correre in aiuto della sua consigliera Sacchetto abbozzando una versione dei fatti inventata, decide anche di scaricare la colpa sulla sua assessore Mantovani perché quel giorno i suoi due rappresentanti votarono in due modi diversi…o forse ha il coraggio di negare anche questo……..??

giovedì 23 febbraio 2012

FdS: Fuori gli AFFARI dalla politica polesana


Lo spettacolo che la destra sta offrendo ai cittadini polesani e alla città di Rovigo in particolare è a dir poco indecoroso. Scontri, ricatti, minacce, diatribe, scissioni, cambi di partito, lotte intestine tra Lega e PdL e all’interno degli stessi partiti, solo ed esclusivamente per questioni di “careghe”, di spartizioni di potere e,
verosimilmente, di affari. Non c’è nemmeno la decenza di dare agli scontri delle motivazioni di carattere politico o amministrativo. Anzi, di cose concrete, del governo della città, dei bisogni dei cittadini, della qualità dei servizi non si parla da mesi. E quando se ne parla, emerge tutta l’inadeguatezza (per usare un eufemismo) della Giunta rodigina.
Nel resto della provincia la situazione è simile: in meno di due anni sono cadute anticipatamente ben tre amministrazioni comunali, sempre per beghe personali e scontri di potere interni alla destra. E il grande errore del centrosinistra, e del PD in particolare, è che anziché cercare di ricostruire una propria alternativa di governo, continua, in ordine sparso, a tentare di insinuarsi in queste diatribe tentando accordi ora con l’una ora con l’altra parte.
Non credo sia un caso se questi “scontri tra clan” sono arrivati al culmine proprio in questi anni. Da tempo, infatti, la vera partita che si gioca in Polesine non è sul governo degli enti locali, ma sulla gestione degli affari che ruotano attorno ai servizi pubblici, acqua e rifiuti in primis. E in questa fase si stanno per prendere  decisioni fondamentali: sui rifiuti è imminente la scelta del socio privato della nuova società gestore del  servizio e l’appalto milionario della discarica di Villadose.
Sull’acqua si è finalmente giunti a dover liquidare il socio privato di SODEA, percui, da un lato vi è un tentativo di salvare i rapporti con SAGIDEP, notoriamente legata a certi settori della politica, dall’altro qualcuno pensa di aprire rapporti con nuovi privati.
Mentre una volta i rapporti tra politica e affari ruotavano attorno all’urbanistica, ora che l’edilizia è in crisi e che il grosso delle scelte urbanistiche è già stato deciso, la vera “polpa” degli affari sta nell’accaparrarsi servizi essenziali che non andranno mai in crisi, come acqua e rifiuti, appunto. Ecco perché credo che il vero tema oggi non sia solo mandare a casa la Giunta Piva o evitare che i sei Comuni al voto vadano in mano al centrodestra. Il vero tema oggi è ricostruire un centrosinistra libero dalle logiche degli affari e delle spartizioni di potere. Mai come oggi è attuale lo slogan che Rifondazione lanciava in Polesine ancora nel ’99: 
“fuori gli affari dalla politica!”. 
E perché ciò sia possibile crediamo siano imprescindibili due condizioni: 
1) rilanciare la partecipazione dei cittadini, dentro e fuori dai partiti, perché possano riprendersi in mano la capacità di decidere collettivamente del futuro della propria comunità; 
2) ricostruire dal basso una sinistra autonoma, unita e autorevole (anche moralmente) che possa diventare il punto di riferimento per chi vuole cambiare il Polesine senza inciuci e senza interessi, se non quelli dei lavoratori e dei cittadini polesani.

Questo è l’obiettivo a cui lavora la Federazione della Sinistra.
Questo è l’appello che lanciamo alle altre forze organizzate e ai singoli uomini e donne che si riconoscono a sinistra.

sabato 18 febbraio 2012

Parco del Delta: a rischio la vicepresidenza?


Come la fine dell’inverno è scandita dai giorni della merla (quelli in cui il freddo si scatena più ferocemente) così l’avvicinarsi delle amministrative è scandito da terribili terremoti politici.
Ultimo in ordine cronologico è il ribaltone di Porto Tolle, dove i consiglieri Sacchetto e Gibin sono fuoriusciti dalla Lega in polemica con il loro segretario provinciale. Certo che Contiero deve averla fatta proprio grossa visto che questi due politici solo 4 anni fa avevano cambiato casacca abbandonando i partiti di appartenenza che li avevano fatti eleggere per approdare fra le fila della Lega. Ed ora all’improvviso arriva una nuova piroetta che grazie alla forza centrifuga li spinge fuori dal Carroccio, con tanto di attacchi alla segreteria provinciale durante il consiglio comunale di Porto Tolle, esautorato della propria autorità, della propria sacralità, per squallide polemiche a distanza tra ex compagni di merende, tra chi era seduto tra il pubblico e chi fra i banchi del Consiglio.
Detto questo, siccome ogni decisione si sa porta con se delle conseguenze, mi viene da pensare a quali siano le intenzioni della consigliera Paola Sacchetto.
E’ bene ricordare che un anno fa, in seguito ad un assurdo e ambiguo commissariamento del Parco, la regione ha nominato lei ed altri tre consiglieri nell’Ente, rispettivamente due della Lega e due del PdL….a ciò è seguita la ri-nomina di Gennari alla presidenza e la discussa elezione della Sacchetto alla vicepresidenza. Dico discussa perché vi era un preciso accordo fra i due partiti per accaparrarsi entrambe le poltrone non lasciando nulla all’opposizione; tuttavia Contiero non digeriva di dover affidare l’incarico alla Sacchetto in quando non era una leghista delle prime armi….Dopo un’ora di faccia a faccia Gibin-Contiero, si è giunti alla nomina della portotollese alla vicepresidenza, con clamorosa avversione dello stesso Comune di Porto Tolle di cui la Sacchetto è consigliere di maggioranza. Conosco ovviamente tutti questi particolari perché ero presente alle discussioni in quanto consigliere dell’Ente, quindi ricordo benissimo sia la posizione di Contiero che quella del sindaco di Porto Tolle Finotti.
Bene, dopo tutto ciò, dopo un anno di vicepresidenza dovuta ad un accordo politico tra Pdl e Lega, ed in conseguenza alla fuoriuscita dal carroccio della consigliera Sacchetto, mi chiedo se questa non abbia per caso idea di dimettersi!! Oltre a non rappresentare più la lega, che comunque aveva puntato su di lei solo per le insistenze di Gibin, c’è da ricordare che nemmeno il comune di cui fa parte la voleva seduta su quello scranno…
Siccome in matematica 2+2 fa 4 ma in politica a volte fa anche 3 e 5, un umile osservatore si aspetterebbe ipotesi come le dimissioni volontarie o la nomina di nuovi consiglieri da parte della regione, oppure ancora qualche mossa di capitan Contiero, magari l’unica in cui riesca ad uscirne vincitore contro questi due..
Insomma qualcosa sono sicuro succederà, altrimenti si corre il rischio che i cittadini polesani, volgendo la mente alle poltrone della politica rodigina, possano pensare che “sono come le sedie del barbiere, adatte per tutte le natiche” come diceva Shakespeare.

sabato 4 febbraio 2012

Una mail al Sindaco di Porto Tolle contro le menzogne....


 Al dott. Silvano Finotti, sindaco di Porto Tolle.
Dottor Sindaco, come cittadino/a di Porto Tolle mi definisco indignato/a per come ha risposto sulla stampa alle critiche per la nevicata della settimana scorsa. Come al solito, con fare superbo, ha bollato le critiche come "inutili" ed ha dato una ricostruzione dei fatti che non è realistica.
Non è tollerabile che un amministratore per salvare la faccia debba mentire sulla ricostruzione dei fatti e attaccare che osa criticare l'operato della sua amministrazione.
Le scrivo quindi in veste di cittadino/a del suo comune per ribadire quel che è apparso sulla stampa, ossia che nella giornata di mercoledì in alcune frazioni come Scardovari e Polesine Camerini le strade erano innevate e nessuno spazzaneve era in azione fino alla giornata di giovedì. I fatti sono questi signor sindaco, la realtà era sotto i nostri occhi, mentire non serve a niente.

portotol@comune.portotolle.ro.it

Tanti cittadini stanno mandando questo testo alla casella mail del comun di Porto Tolle.....Lunedì qualcuno si troverà una bella sorpresa.......

mercoledì 1 febbraio 2012

Porto Tolle: la neve porta una valanga di responsabilità in salsa leghista


È una settimana che i metereologi ci mettono in guardia dal pericolo neve sul nord-est per le giornate di ieri e oggi…E puntuale la neve si è presentata anche a Porto Tolle, martedì notte…
Chi puntuale non è stato è invece la solita, sonnolente, bisticciona amministrazione comunale!
E come sempre (purtroppo) i disagi si sono fatti sentire e vedere. I primi a farne le spese sono stati quei pescatori che dovevano recarsi nelle lagune per la raccolta delle vongole…gli spargi sale sono usciti a metà mattinata in piena “bufera” (a quanto serviranno se impiegati così?). La nostra narcotizzata amministrazione non si è neppure chiesto se valeva la pena far uscire i mezzi la sera prima, o ancor meglio il primo mattino in modo da fare PREVENZIONE, parola sconosciuta a tutti gli amministratori portotollesi…
I lungimiranti assessori di questo comune, che si erano inventati la “delega alla viabilità”al solo scopo di rafforzare l’ala leghista della maggioranza, non hanno ritenuto sufficiente la brutta figura rimediata in occasione dell’ultima nevicata con disagi gravi nelle frazioni di Scardovari e Polesine Camerini in primis…
Insomma la storia si ripete, passa un anno ma il copione è sempre lo stesso...La consigliera Sacchetto, referente alla viabilità, è recidiva…non è una scusante sapere che lei e il suo collega di partito in “questi momenti” hanno la mente altrove, più precisamente a sbrigare le faccende in casa lega oppure decidere se presentare o meno qualche querela a qualche compagno di giunta...
Va ricordato che avere un referato, una delega, un assessorato, non è un titolo nobiliare da sfoggiare a qualche cena tra amici, comportano serie, precise e doverose responsabilità...
I pescatori e i cittadini tutti pagano ogni giorno e sono già alle prese con la Crisi, trovarsi ad assumere spese non preventivate per una sbandata sulla neve sapendo che con un po’ di prevenzione sarebbe filato tutto liscio ci fa star male…E spiace che i nostri assessori non si assumano MAI le loro responsabilità, anche stavolta, c'è sa scommetterci, punteranno sulla presunta eccezionalità dell'evento, scaricheranno la colpa alla protezione civile come han fatto l'anno scorso, e ne usciranno indenni come al solito....
Le responsabilità stanno agli assessori PortoTollesi come un flacone di detersivo sta al calcetto saponato...
Quello che ci consola è che non avremo altre nevicate da sopportare con quest’amministrazione…i giorni sono contati!