Nell'afoso e
torrido pomeriggio di sabato 28 luglio si è tenuto, presso la sede della
Federazione della Sinistra di Rovigo, un interessante incontro con l'Unione
Inquilini. Un loro rappresentante ci ha infatti fatto la cortesia di giungere
da Roma nonostante la giornata infuocata, per aggiornarci sulle statistiche
relative alle questione abitative della provincia e sulla nuova campagna che
mira a contrastare gli affitti in nero.
In base alle
statistiche si evincono delle cose piuttosto interessanti, che hanno sorpreso
ed incuriosito l'attento pubblico presente all'incontro. La nostra provincia
risulta infatti essere quella con il più alto numero di sfratti forzosi,
ovverosia eseguiti con la presenza delle forze dell'ordine., ed ha una tendenza
completamente inversa rispetto al resto dell'Italia. In sala ci si è
interrogati a lungo sulla possibile causa e la risposta più plausibile va
individuata nel retroterra socio-culturale, ancora molto radicato nella
mentalità polesana, che rende la popolazione molto gelosa delle proprie
proprietà e non lesina a far ricorso all'autorità per proteggere i propri
interessi.
Dai numeri,
fatti i dovuti calcoli, emerge un'altro fatto molto significativo ed
aggiungerei preoccupante: circa 1 famiglia su 10 del nostro territorio ha
subito o è a rischio di sfratto. Ciò è esplicativo di come la crisi economica
stia colpendo molto duramente il tessuto sociale del nostro territorio, nella
più completa indifferenza di gran parte delle forze politiche aggiungo.
Il
rappresentante dell'Unione Inquilini è passato poi ad illustrarci la campagna informativa
messa a punto per contrastare la pratica, ancora molto diffusa, degli affitti
in nero. Grazie al decreto legislativo 23 del 2011 è possibile per il locatario
denunciare l'irregolarità del rapporto di locazione e grazie a ciò può godere
di un nuovo contratto di affitto della durata di 4+4 anni pagando sino all'80%
in meno del precedente affitto. In questo modo a Roma, l'Unione Inquilini ha
aiutato più di 1000 persone, in gran parte donne, ad ottenere un contratto
regolare. Anche nei casi più problematici dove l'opposizione del proprietario è
stata piuttosto dura, le cose si sono risolte nel migliore dei modi in quanto
le forze dell'ordine sono intervenute a difesa degli affittuari, garantendo il
rispetto della legge.
Dato che,
come ci hanno spiegato, ogni caso presenta le sue particolarità e va valutato
in maniera precisa per chiarire se ci sono le basi per iniziare l'iter di
registrazione del contratto e se ciò conviene, dato che il costo per la
registrazione si aggira intorno ai 3-400 euro. La Federazione della Sinistra si
è detta pronta a prepararsi per attivare uno sportello informativo e di
orientamento per aiutare tutti coloro che intendono percorrere questa strada.
Non bisogna
scordarsi che chi affitta in nero evade le tasse, facendone ricadere un maggior
peso sulle spalle dell'intera comunità ed, in aggiunta, potrebbe godere di
servizi gratuiti ed agevolazioni in quanto non dichiara il reddito derivante
dal canone d'affitto.
Invito
quindi chiunque a diffondere le informazioni contenute in questo post, e quelle
ben più precise e dettagliate che potete trovare nel sito dell'Unione Inquilini
qui linkato - ww.unioneinquilini.it - , e di contribuire attivamente dato
che in questi tempi di crisi queste concrete pratiche di solidarietà e
resistenza possono contribuire a far sentire tutti meno soli.
Nessun commento:
Posta un commento
Commenti