lunedì 21 febbraio 2011

Profonde crepe nelle mura del Cantiere....

Che fine hanno fatto i Cantieri della Sinistra aperti ad Adria e Rovigo in occasione delle prossime elezioni amministrative?

Il progetto del cantiere, per quanto riguarda me, era quello di unificare soggetti politici e della società civile che si ritrovano nei valori della Sinistra.

Già, valori della Sinistra, perché io credo che questi esistano ancora.

Il cantiere era luogo di condivisione programmatica, luogo di pianificazione di lotte comuni da fare in difesa di sacrosanti diritti. Dal cantiere è partito un grosso movimento d’impulso per i comitati per l’acqua bene comune; il sostegno ai lavoratori ricattati dalle logiche padronali; le donne del cantiere sono scese in piazza il 13 febbraio per urlare “Se non ora quando”, insomma abbiamo condiviso molte lotte come la questione del piano ambientale del Parco del Delta del Po o quelle a favore dell’istruzione Pubblica e dell’uguaglianza di tutti noi davanti alla legge…

Appunto tutte lotte che riguardano un universo di valori legati alla tradizione di Sinistra nei quali tutti noi crediamo…

Poi qualcosa si è rotto…

Non siamo stati in grado di trovare un candidato unico che si rispecchiasse in tutto quello che ho appena detto…Ancora una volta, come sempre, i personalismi l’hanno fatta da padrona…ancora una volta ha trionfato la vecchia politica…

A Rovigo Verdi, FdS e molte persone della cosiddetta società civile si stavano riconoscendo nella candidatura a sindaco di Matteo Masin, ma SeL e IdV non ne han voluto sapere…Benissimo, allora perché non ricorrere alle primarie, grandioso strumento per decidere tutti assieme quale sia il candidato che più di tutti gli altri possa rappresentare l’idea di quel nuovo soggetto politico-culturale che era divenuto il Cantiere della Sinistra?

Sarebbe stato troppo facile, invece un accordo provinciale siglato SeL-IdV ha bloccato le carrucole del cantiere ed ha portato ad imporre la candidatura di Nalin (SeL) per Rovigo e Barzan( IdV) per Adria…Insomma si sono spartiti le piazze…

Ma mi stupisco soprattutto di SeL, il partito di Vendola che tanto millanta le primarie e poi si rifiuta di parteciparvi quando non ha la sicurezza matematica di vincerle… Un partito nato dalla scissione con Rifondazione Comunista e che non è mai stato emarginato da questa…anzi eravamo tutti entusiasti di ritrovarci insieme nel cantiere…

Ad Adria poi alcuni esponenti del PD sono stati epurati dal loro partito anche per essere troppo vicini alle posizioni del cantiere, tanto da essere costretti all’autosospensione…non si poteva accordarsi anche con loro per avere una marcia in più, una marcia che a Rovigo non erano riusciti ad ottenere?

Invece niente, anche qui con la candidatura della Barzan si è bloccato tutto…

Ma io non ci sto e provo a fare una proposta surreale e grandiosa allo stesso tempo…

Perché non recuperare lo stesso l’idea di cantiere? Dobbiamo per forza mandare tutto all’aria per colpa dei soliti giochi politici?

Tutti quelli a cui non vanno giù queste due autocandidature possono unirsi e trovare un unico candidato sostenuto da liste civiche o partitiche che riprenda in mano il progetto del cantiere e costruire un’alternativa forte, solida e seria che sappia raccogliere il consenso dei cittadini di Adria e Rovigo?

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