mercoledì 19 ottobre 2011

Fermare subito la nomina di Direttore del PARCO: l'Iter è illegittimo

Ho letto sui giornali della nomina da parte del comitato esecutivo dell’Ente Parco dei tre commissari che valuteranno le circa 80 candidature in merito al rinnovo della figura di direttore dell’Ente. I tre commissari non sono altro che tre membri del comitato esecutivo stesso… si sono quindi autonominati, e decidono loro stessi quale sarà il nominativo del nuovo direttore da proporre all’approvazione del consiglio. Insomma, un po’ come se in un comune fosse il singolo assessore ai lavori pubblici a decidere chi si aggiudica le gare d’appalto, non un’apposita commissione.

Il fatto che tra i commissari ci sia addirittura il presidente ha poi del ridicolo. Forse Gennari si confonde con la nomina dei dirigenti negli enti pubblici di secondo grado, la quale può essere decisa direttamente dai presidenti o dal consiglio. Tuttavia questa volta si parla di una procedura aperta tramite la pubblicazione di un bando di concorso quindi la nomina non può essere di tipo politico, ma fatta sulla base di competenze specifiche analizzate da qualcuno competente esterno al comitato esecutivo; a quest’ultimo spetta solo l’onere di nominare i commissari e proporre poi al consiglio le candidature da loro selezionate.

Il fatto poi che uno dei tre commissari dichiari alla stampa di “essere in minoranza all’interno del gruppo che analizzerà i curriculum” fa capire quanto ci si stia muovendo verso una nomina politica fatta dai 3 consiglieri come rappresentanti di Lega, Pd e Pdl.

Capisco che entrambi i mandati della presidenza Gennari non si siano caratterizzati per il rispetto delle regole, a cominciare dal parere NULLO perché privo di mandato da lui espresso in Consiglio Regionale in occasione della modifica della legge del Parco, ma questa volta ha proprio esagerato.

Bisogna annullare immediatamente la delibera del comitato esecutivo che ha nominato i commissari e fermare l’iter di nomina finchè la faccenda non sarà del tutto chiarita, per evitare che qualche scellerato comportamento sfoci in violazioni amministrative o addirittura penali che chiunque potrebbe far valere in qualsiasi momento.

Fa sorridere che queste denunce debbano venire dal consigliere più giovane e politicamente inesperto; anzi fa sorridere il fatto che ci sia bisogno che qualcuno si debba prendere la briga di far presente la legge agli amministratori del Parco…..e per fortuna che il vicepresidente dell’Ente è un avvocato!


Angelo Motta

Consigliere Ente Parco Delta del Po

Nessun commento:

Posta un commento

Commenti